giovedì 19 aprile 2012

Call of Duty vende meno per contrazione acquisti casual gamer


Le vendite di Modern Warfare 3 sono inferiori rispetto a quelle del precedente capitolo di Call of Duty, Black Ops. Nonostante l'ottimo lancio del nuovo Cod, infatti, le vendite si sono progressivamente contratte nei mesi a venire. Benché manchino cifre ufficiali, secondo l'organo di analisi di mercato Macquarie Equities il volume di vendite di Modern Warfare 3 è inferiore del 4,2% rispetto a quello di Call of Duty Black Ops.
Incide in maniera particolare il mese di marzo, in cui si registrano vendite inferiori della metà per Modern Warfare 3 rispetto a quanto era stato capace di fare Black Ops l'anno precedente. Tutto ciò dipenderebbe dal calo degli acquisiti da parte del pubblico occasionale, secondo gli analisti di mercato di PiperJaffray, e stando al report di Gamasutra.
Questo tipo di giocatori non comprerebbe i giochi al lancio e si affiderebbe solitamente a canali differenti rispetto a quello retail. La riduzione dei loro acquisti starebbe dunque incidendo in questa fase post-lancio dell'ultimo Call of Duty. Ma è tutto il mercato che sta cambiando, visto che questi utenti stanno iniziando a usare la loro console soprattutto per la fruizione dei contenuti video e per altre forme di intrattenimento, come Kinect.


I conti di Activision non dovrebbero risentire più di tanto di questa contrazione delle vendite, perlomeno stando agli ultimi risultati finanziari, dove emerge un dato interessante per le vendite in formato digitale. Secondo il report, infatti, il 34% dei ricavi di Activision dipenderebbe dal mondo digitale. Su questo dato incide principalmente il miliardo e mezzo di dollari di introiti ottenuti dagli abbonati a World of Warcraft.
Questi dati si inscrivono in un discorso più ampio, che vede l'intero settore retail in contrazione rispetto agli anni precedenti. Secondo i dati Npd, nel mese di marzo ci sono vendite inferiori del 26% in riferimento al software legato al mondo dei videogiochi nel mercato nordamericano. A marzo la console più venduta nel Nord America resta Xbox 360 con 371 mila unità vendute in un mese, mentre Nintendo e Sony non rivelano i dati di vendita delle varie Wii, PlayStation 3 e PS Vita.
Il gioco più venduto in formato retail nel mese di marzo è Mass Effect 3, che ha superato il traguardo delle 1,3 milioni di copie vendute in tutto il mondo (il dato non include le copie vendute digitalmente attraverso Origin o i servizi di distribuzione digitale delle console). Se l'ottimo action rpg di BioWare risolleva le vendite in fatto di software, altri giochi molto attesi, come Binary Domain, non riescono a fare altrettanto. Il titolo distribuito da Sega ha venduto solamente 20 mila copie.
Ma non tutto va bene in casa Electronic Arts. La compagnia sta avviando un piano di risanamento che prevede il licenziamento di un numero di impiegati che va da 500 a 1000, che corrisponde al 5/11% dell'intera forza lavoro del colosso nordamericano. Secondo Startup Grind, le difficoltà finanziarie di EA dipenderebbero dalla resa inferiore alle attese di Battlefield 3 e di Star Wars The Old Republic.
Il sito stima che sono stati spesi oltre 30 milioni di dollari per il marketing dell'ultimo Battlefield, con incassi invece fermi a 13 milioni di dollari. Anche nel caso di Star Wars The Old Republic i costi di marketing eccederebbero sensibilmente i guadagni, anche perché il numero di abbonamenti al MMORPG sembra già essere in calo. EA ha sostenuto spese importanti nel corso del 2011, oltre a quelle che abbiamo appena menzionato: basti ricordare l'acquisizione del colosso del casual gaming PopCap per un miliardo di dollari.

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